75 , C. Garbarino Per il bene dell’umanità sofrente – La chirurgia di Giovanni Alessandro Brambilla (1728 – 1800)
C. Garbarino, Per il bene dell’umanità sofrente – La chirurgia di Giovanni Alessandro Brambilla (1728 – 1800)
Cisalpino-Istituto editoriale universitario, Milano 2019, pp. 393
Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia
ISBN: 9788820511159
Il Centro per la storia dell’Università di Pavia promuove e coordina lo studio sistematico dell’Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particolare riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istituzioni e alle strutture scientifiche e delle Facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale.
Ampie ricerche sono dedicate anche alle caratteristiche demografiche e sociali della popolazione studentesca e dei docenti.
Nella Lombardia austriaca di metà Settecento i chirurghi raramente avevano una formazione accademica, preparandosi in un percorso essenzialmente pratico, con un tirocinio presso professionisti affermati, nella bottega di un barbiere o in un ospedale. Quest’ultima fu la scelta di Giovanni Alessandro Brambilla, giovane originario di San Zenone Po, che dopo essersi impiegato per alcuni anni presso l’Ospedale San Matteo di Pavia, si arruolò nell’esercito asburgico, sperimentando le asprezze delle campagne, le sofferenze dei soldati, le difficili condizioni di vita e l’inesperienza dei chirurghi militari.
Partito dai gradi più umili della gerarchia, Brambilla fu, dopo una brillante carriera, un personaggio in grado di influenzare il sistema della sanità militare austriaca, grazie anche alla stretta collaborazione con l’Imperatore Giuseppe II, del quale fu chirurgo personale.
Un manoscritto inedito, dettato da Brambilla negli ultimi anni della sua vita e conservato presso l’Archivio Storico Civico di Pavia, ripercorre le tappe di una vita dedicata a una professione difficile e faticosa, animata da ambizione, fedeltà al sovrano e profonda abnegazione.
A Pavia si conserva inoltre, presso il Museo per la Storia dell’Università, una collezione di strumenti chirurgici, progettata da Brambilla per istruire i praticanti a ogni evenienza operatoria e inviata in dono intorno al 1786, in modo che potesse essere utilizzata dal celebre anatomista e chirurgo Antonio Scarpa.
Questo libro descrive gli oltre cinquecento strumenti, suddividendoli in base agli interventi di riferimento. Il punto di partenza sono le informazioni dell’Instrumentarium chirurgicum militare austriacum, pubblicato dal chirurgo lombardo nel 1782, donato dall’Autore a Scarpa e da questi lasciato in eredità al suo allievo Luigi Porta, affinché continuasse a essere usato da un “maestro di chirurgia”.
Maria Carla Garbarino, laureata in lettere classiche all’Università di Genova e diplomata alla Scuola di Archivistica, Paleografia latina e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Genova, ha conseguito un dottorato di ricerca in Filosofia (Storia della Scienza) presso le Università di Pisa e Firenze nel 2017. Dal 2000 collabora con l’Università di Pavia nella realizzazione di mostre ed eventi per la promozione del patrimonio culturale dell’Ateneo. Dal 2007 è curatrice del Museo per la Storia dell’Università di Pavia.