47 a cura di S. Negruzzo, Università, umanesimo, Europa

Università, umanesimo, Europa.
Giornata di studio in ricordo di Agostino Sottili
, a cura di Simona Negruzzo 

Cisalpino-Istituto editoriale universitario, Milano 2007, 326 p.
Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia 

ISBN: 978-88-323-6061-5

Il Centro per la storia dell’Università di Pavia promuove e coordina lo studio sistematico dell’Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particolare riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istituzioni e alle strutture scientifiche e delle Facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale.
Ampie ricerche sono dedicate anche alle caratteristiche demografiche e sociali della popolazione studentesca e dei docenti.
Questo volume raccoglie gli interventi della Giornata di Studio dedicata ad Agostino Sottilli dal Centro per la storia dell’Università di Pavia, che ha riunito a Pavia il 18 novembre 2005 amici, colleghi e allievi per ricordare l’impegno che Sottili ha profuso nello studio delle fonti, autentico terreno d’incontro tra storici, filologi e studiosi della tradizione manoscritta.
E’ a questa poliedricità che si riferisce A. Belloni, trattando della storia e delle discipline impartite nell’università. Sugli atti che ratificano l’avvenuto esame di laurea si sofferma S. Ilaria, che illustra proprio quel nucleo documentario individuato dal maestro prima della scomparsa. Anche P. Rosso propone un ulteriore approfondimento della realtà accademica pavese, partendo dall’epistolario del professore di retorica Francesco Oca, docente di origini bergamasche. A Giovanni Dondi rivolge la sua attenzione T. Pesenti. Le Qaestiones, da Dondi composte nel 1368, costituirono il primo testo padovano inscrivibile nel curriculum medico. Di altri docenti pavesi attivi a Padova negli anni Venti e Trenta del Cinquecento parla F. Piovan, dopo avere portato alla luce e studiato un nutrito manipolo di documenti notarili. E. Veronese concentra la sua attenzione su un’altra presenza padovana a metà del Quattrocento, quella di Simon Schard.
Il secondo gruppo di intereventi si ispira al lavoro letterario e filologico di Sottili. Su questa scia, C. M. Monti ripercorre l’analisi e la valutazione che Sottili stesso fece della laurea di Francesco Petrarca, di alto valore classico e accademico insieme. Per V. de Angelis l’ambiente accademico fiorentino riserva ancora soprese, come nel caso di Marsilio Ficino. L’apertura europea, che ha caratterizzato tutti i lavori di Sottili, si ritrova nella relazione che F. Forner ha dedicato a Erasmo e ad altri personaggi tedeschi. Dalle istituzioni al metodo pedagogico il passo è breve, e P. Sartori ne propone un esempio, descrivendo il legame che unì Jan Standonck, Erasmo e Frans Titelmans.
Università, umanesimo, Europa si presentano come un ineludibile crocevia di temi e suggestioni ancora importanti per i nostri tempi: un ampio trittico, cui tutti i relatori hanno aggiunto qualche tassello con i loro studi.