5 D. Mantovani, P. Mazzarello, Il merito e la passione

Dario Mantovani – Paolo Mazzarello, Il merito e la passione. Vittorio Erspamer e Pietro Ciapessoni al collegio Ghislieri di Pavia, Cisalpino-Istituto editoriale universitario, Milano, 2011, 255 p.
Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia. Documenti di arte e scienza
ISBN: 978-88-205-1020-6

Il Centro per la storia dell’Università di Pavia promuove e coordina lo studio sistematico dell’Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particolare riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istituzioni e alle strutture scientifiche e delle Facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale.
Ampie ricerche sono dedicate anche alle caratteristiche demografiche e sociali della popolazione studentesca e dei docenti.

Come in un dittico, il volume tratteggia le vite del farmacologo Vittorio Erspamer e dello sto­rico del diritto romano Pietro Ciapessoni: vite quasi parallele, che trovarono il loro punto di convergenza nel Collegio Ghislieri di Pavia, negli anni ’30 del Novecento. Anni difficili per chi, avendo responsabilità pedagogiche come il Rettore Ciapessoni, cercava di mantenere un’au­tonomia dal totalitarismo fascista. Con la sua azione educativa, che traeva alimento dalla pas­sione per lo studio che egli stesso praticava, Ciapessoni seppe ritagliare, a vantaggio dell’istitu­zione che dirigeva, significativi spazi di libertà intellettuale. In questi spazi, poterono germo­gliare tanti alunni destinati a incidere profondamente nella vita culturale e scientifica del nostro Paese: tra loro, il giovane appassionato naturalista Vittorio Erspamer. Giunto dal Trentino, intraprese un brillante cursus honorum fino a diventare uno dei maggiori scienziati italiani di tutti i tempi. A lui si deve, fra l’altro, la scoperta della serotonina. Le vicende narrate in questo libro, ricostruite in gran parte attraverso carteggi finora inediti, assurgono a simbolo, valido oggi come allora, della realtà universitaria italiana, delle difficoltà in cui si dibatte, ma anche del ruolo svolto da docenti e istituzioni di valore nella formazione di un ceto dirigente all’altezza dei propri compiti.

Dario Mantovani è professore di Istituzioni di diritto romano nella Facoltà di Giurisprudenza e presidente del Centro per la storia dell’Università di Pavia. Dirige il Cedant (Centro studi e ricerche sui diritti antichi) presso l’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia. E autore di circa 90 pubblicazioni su forma e contenuto del pensiero giuridico romano e ha esaminato momenti e figure della storia degli studi (E. Valla, D.A. Vario, U. Foscolo, A. Manzoni, C. Ferrini, P Fraccaro). E’ membro effettivo dell’Istituto Lombardo. Ha ricevuto nel 2010 il Prix Plottel dell’Académie des Inscriptions et Belles Lettres di Parigi.

Paolo Mazzarello è professore di Storia della medicina, presidente del Sistema Museale di Ateneo e direttore del Museo per la Storia dell’Università di Pavia. Fra le sue recenti pubbli­cazioni: Il genio e l’alienista. La strana visita di Lombroso a Tolstoj (Bollati Boringhieri, 2005), Il pro­fessore e la cantante. La grande storia d’amore di Alessandro Volta (Bollati Boringhieri, 2009) e Golgi. A biography of the. founder of modern neuroscience (Oxford University Press, 2010). È socio corrispon­dente dell’Istituto Lombardo e membro dell’Academia Europaea