14 Carlo Cantoni, Sull’Università. Saggi e discorsi dal 1874 al 1905

Carlo Cantoni, Sull’Università. Saggi e discorsi dal 1874 al 1905

Cisalpino-Istituto editoriale universitario, Milano 1991, 298 p.
Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia

ISBN: 88-205-0675-0

Il Centro per la storia dell’Università di Pavia promuove e coordina lo studio sistematico dell’Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particola­re riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istitu­zioni e alle strutture scientifiche e delle Facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale.
Ampie ricerche sono dedicate anche alle caratteristiche demografiche e sociali della popola­zione studentesca e dei docenti.

Carlo Cantoni (1840-1906), insegnò Filosofia teoretica all’Università di Pavia dal 1878 al 1906, occupando una posizione di rilievo nella storia degli studi filosofici in Italia, soprattutto come rappresentante della tendenza neo-kantiana.
Nella sua qualità di senatore del Regno d’Italia e nello svolgimento di molti incarichi accademici e ministeriali si impegnò vivacemente nel dibattito intorno all’insegnamento superiore, alla vita e alle strutture universitarie. Dedicò una nutrita serie di contributi ai problemi dell’Università italiana, nei quali riversò, oltre al frutto della lunga esperienza maturata come docente, anche quella che si era formata in un soggiorno di studi in Germania, a quel tempo il paese più avanzato in Europa nell’organizzazione della cultura e della scienza.
In questo volume sono raccolti sedici dei suoi scritti ordinati cronologicamente e selezionai i dal professore Franco Alessio dell’Università di Pavia. Essi, oltre a rappresentare nel modo migliore alcuni aspetti centrali dell’appassionato impegno politico-culturale del Cantoni, sono testimonianza singolare di un momento storico nel quale i problemi dell’educazione si ponevano anche come più generale riflessione sulla cultura nazionale e sulle istituzioni destinate a promuoverla. Nel contesto dei primi decenni post-unitari ritroviamo, dibattuti vivacemente, i problemi della libertà della cultura e dell’insegnamento, dell’autonomia dell’Università, che da allora si sono continuamente ripresentati, sia pure in condizioni storiche diverse.
L’attualità degli scritti del Cantoni sta anche in questo inevitabile confronto che a distanza di un secolo si pone con le analoghe questioni che animano la vita dell’Università italiana.