50 a cura di F. Osculati, La figura e l’opera di Benvenuto Griziotti

La figura e l’opera di Benvenuto Griziottia cura di Franco Osculati

Cisalpino-Istituto editoriale universitario, Milano 2007, XIX, 232 p.
Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia
ISBN: 978-88-323-6081-3
Il Centro per la storia dell’Università di Pavia promuove e coordina lo studio sistematico dell’Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particolare riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istituzioni e alle strutture scientifiche e delle Facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale.
Ampie ricerche sono dedicate anche alle caratteristiche demografiche e sociali della popolazione studentesca e dei docenti.
Benvenuto Griziotti (1884-1956) si laurea in Giurisprudenza a Pavia nel 1905. Successivamente, a Losanna frequenta i corsi di Vilfredo Pareto e a Berlino quelli di Adolph Wagner. A Roma è allievo di Maffeo Pantaloni e di Antonio De Viti de Marco. Nel 1911 gli è conferita la docenza; dal 1914 insegna a Catania; nel 1929 ritorna a Pavia per ricoprire la cattedra di Scienza delle finanze e diritto finanziario. Nel 1929 fonda l’Istituto di Finanza e nel 1937 la “Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze”. Profondo fu il sodalizio intellettuale e il legame affettivo con Jenny Kretschmann, economista russa sposata nel 1911.  Nell’opera di Griziotti troviamo teorie e concetti ancora fecondi. La critica del diritto, da lui propugnata, si basa sulla precisa conoscenza della legge, sull’indagine economica e sull’esplicita individuazione dei giudizi etici e politici coinvolti. E’un metodo rigoroso, non sempre totalmente seguito negli studi di analisi economica del diritto oggi tanto in auge. L’interpretazione della norma tributaria (in chiave antielusiva e antiformalistica), gli effetti di imposte e debito pubblico, l’importanza del concetto di capacità contributiva, il ruolo delle istituzioni nell’economia sono temi, tipici della riflessione di Griziotti, tuttora al centro dei principali problemi che riguardano le forme desiderabili dei sistemi tributari e il dibattito sui rapporti economici e finanziari tra Stato e cittadini.
Le relazioni raccolte in questo volume offrono un interessante approfondimento di alcune fondamentali tematiche di merito, pur nell’ambito di una corretta ricostruzione storica dell’insegnamento e della figura di un autentico maestro, riconosciuto da un folto gruppo di studiosi, divenuti in parte anche uomini di Stato (tra gli altri, Francesco Forte, Antonio Pesenti, Ezio Vanoni), tutti volti alla ricerca “del pubblico bene”.