62 M. Cattane, Atleti, goliardi, fascisti. La regata universitaria “Pavia-Pisa” tra politica e sport

Michele Cattane, Atleti, goliardi, fascisti. La regata universitaria “Pavia-Pisa tra politica e sport (1929-1940)

Presentazione di Elisa Signori

Cisalpino-Istituto editoriale universitario, Milano 2011, XII, 197 p.
Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia
ISBN:  978-88-205-1025-1
Il Centro per la storia dell’Università di Pavia promuove e coordina lo studio sistematico dell’Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particolare riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istituzioni e alle strutture scientifiche e delle Facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale.
Ampie ricerche sono dedicate anche alle caratteristiche demografiche e sociali della popolazione studentesca e dei docenti.
Dal 1929, due otto outrigger delle Università di Pavia e di Pisa si affrontano ogni anno in una regata dedicata alla memoria degli studenti caduti nella battaglia risorgimentale di Curtatone e Montanara. Grazie a un’ampia ricognizione della stampa, del materiale iconografico coevo e di fonti d’archivio inedite, il volume ricostruisce la nascita e i primi anni di una tradizione che, se oggi ha perso ogni connotazione politica, fu originariamente concepita, nel cuore del Ventennio fascista, come manifesto di una nuova concezione totalitaria dello sport e dell’università.
Nelle intenzioni del suo fondatore, il giornalista Lando Ferretti, se la celebre gara “Oxford-Cambridge” era il simbolo dei colleges, fucina dell’élite britannica, la “Pavia-Pisa” doveva rispecchiare un modello educativo volto a plasmare nella mente, nello spirito e nel corpo la futura classe dirigente “imperiale” italiana. La regata e le imprese sportive ad essa correlate, quali gli audaci raid remieri internazionali degli studenti pavesi, diventavano così il perno di un più vasto progetto di “fascistizzazione” della gioventù e delle istituzioni accademiche. Dalla vicenda, che si intreccia strettamente alla storia di due antichi e prestigiosi atenei alle prese con la sfida della modernità, emerge un interessante frammento della biografia collettiva di una generazione di atleti e goliardi che vissero, negli anni della loro formazione, «il regime come la realtà».
Michele Cattane, laureato in Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Pavia, è dottorando presso lo stesso ateneo. Si occupa di aspetti e problemi della politica italiana post- unitaria, con particolare attenzione alla figura di Benedetto Cairoli, e di storia del ‘900.