28 Alberto Gigli Berzolari, Luigi Valentino Brugnatelli

Alberto Gigli Berzolari, Luigi Valentino Brugnatelli, Diario del viaggio in Svizzera e in Francia con Alessandro Volta nel 1801
Cisalpino-Istituto editoriale universitario, Bologna 1997, 301 p.
Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia
ISBN: 88-205-0798-6
Il Centro per la storia dell’Università di Pavia promuove e coordina lo studio sistematico dell’Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particola­re riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istitu­zioni e alle strutture scientifiche e delle Facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale.
Ampie ricerche sono dedicate anche alle caratteristiche demografiche e sociali della popola­zione studentesca e dei docenti.
Medico e poi chimico di grande talento, Luigi Valentino Brugnatelli viveva gli anni della gio­vinezza e della prima maturità, quale suddito di Vienna, tra la rinascita ordinata della Lom­bardia indotta dalle riforme austriache e i primi fermenti rivoluzionari d’oltralpe; viveva quel­li della piena maturità quale cittadino – e non più suddito – partecipe del risveglio culturale, politico, sociale e economico stimolato dalle idee della Rivoluzione francese e da quelle del Regno Italico; terminava la sua vita ancora suddito di Vienna. Ha avuto la fortuna di essere coinvolto nella rinascita della Università di Pavia che l’avrebbe portata, a gonfie vele, nella cultura europea con contributi di grande rilievo nelle scienze umane, matematiche, naturali e mediche.
Quest’opera riporta integralmente il suo Diario del viaggio compiuto in Svizzera e in Fran­cia con Alessandro Volta nel 1801.
Brugnatelli era rimasto incantato dalla grandiosità della Parigi del consolato e l’ha descritta nel suo Diario con acutezza e, talvolta, con garbato umorismo e sottile spirito critico. Esso costituisce un documento di grande semplicità e interesse e testimonia da un lato i fasti di una società tra le più evolute d’Europa e dall’altro la grandezza della cultura francese quando Pa­rigi era al vertice mondiale del pensiero scientifico del tempo.
Ha avuto molta fortuna come alto divulgatore di scienza, ha avuto qualche fortuna come scien­ziato e per altri aspetti ha avuto decisamente sfortuna. Le attività editoriali di Brugnatelli avrebbero avuto un ruolo storico di primo piano nella diffusione della cultura scientifica con­tribuendo attivamente a liberare quella italiana dal provincialismo del tempo e garantendone una presenza in quella europea. La sua proposta di rinnovamento concettuale della chimica era destinata a soccombere davanti alla nuova chimica che aveva trovato, con Lavoisier e i suoi seguaci, un sostanziale assetto logico e una formale limpidità quale base di quella mo­derna. Le sue proposte di nomenclatura tecnica delle nuove scienze non hanno avuto fortu­na anche a causa del manifesto difetto d’origine insito nella sua proposta di rinnovamento concettuale. Valente analista e attento cultore dei problemi della chimica del suo tempo, egli è da considerare, a buon diritto, uno dei fondatori della elettrochimica; tra l’altro, e senza al­cun dubbio, egli è stato inventore e divulgatore della galvanoplastica.
Alberto Gigli Berzolari è professore ordinario di Fisica Generale presso la Facoltà di Scien­ze Matematiche Fisiche e Naturali della Università di Pavia; è stato Preside della Facoltà, Rettore della Università e Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Svolge ricerche nel settore della fisica nucleare