73 M. Lucchesi, La scienza e/è la vita

Marzia Lucchesi, La scienza e/è  la vita. Pasquale Del Giudice, Pietro Vaccari, Arrigo Solmi (Pavia 1878-1930)

Cisalpino-Istituto editoriale universitario, Milano 2018, 283 p.

Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia

ISBN:  978-88-205-1116-6

Il Centro per la storia dell’Università di Pavia promuove e coordina lo studio sistematico ell’Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particolare riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istituzioni e alle strutture scientifiche e delle Facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale.

Ci sono molti modi per raccontare la storia dell’Università di Pavia. Questo libro lo fa at­traverso tre orazioni inaugurali tenute da tre grandi Maestri dell’Ateneo ticinese: Pasquale Del Giudice, Pietro Vaccari, Arrigo Solmi, tre giuristi che con il loro magistero illustrarono la storia del diritto ad altissimo livello. Si tratta, nello specifico, dell’orazione intitolata II diritto nella scienza e nella vita, letta da Pasquale Del Giudice in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 1878-1879. Dell’orazione riguardante L’università nel tempo presente te­nuta dal suo allievo Pietro Vaccari nel 1927 e del discorso del 1930 di Arrigo Solmi, anch’egli discepolo di Pasquale del Giudice, sul tema de II risveglio del pensiero in Italia sul principio del secolo XVIII. Il libro offre così in sequenza tre diverse istantanee che inquadrano à rebours tre momenti fondamentali della storia dell’Ateneo pavese nel mezzo secolo che va dalla fine dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento. La prima (1878) mette a fuoco la facoltà giu­ridica pavese all’indomani della raggiunta Unità nazionale in una fase progettuale di grande slancio. La seconda (1927) si offre, invece, come punto visuale di una profonda crisi legata al varo definitivo dell’Università di Milano e alla conseguente perdita per Pavia del secolare monopolio di unica università lombarda. La terza (1930) si allinea all’istantanea precedente ma con tonalità più cupe perché nel giro di tre anni a Pavia la conquista fascista dell’uni­versità si è spinta in avanti e di parecchio. E dunque lo strumento dell’orazione, utilizzato in ogni capitolo del libro come una sorta di fermo-immagine, consente al lettore di mate­rializzarsi all’istante nel vivo di quel rituale che è la cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico dandogli così l’opportunità di cogliere, nell’ambito di ogni orazione, itinerari riflessivi di notevole rilevanza scientifica.

Marzia Lucchesi è professore associato di Storia del diritto medievale e moderno presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Pavia, ove insegna Storia del diritto moderno e contemporaneo e Storia del diritto italiano. Ha scritto in tema di storia della giustizia, di letteratura consiliare, di gioco e diritto. Ha pubblicato nella collana “Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia” Ludus est crimen? Diritto, gioco, cultura umanistica nell’opera di Stefano Costa, canonista pavese del Quattrocento (2005).