30 Laura Pasquino, Adolfo Levi (1878-1948)

Laura Pasquino, Adolfo Levi (1878-1948). Critica scettica e Storia della filosofia, prefazione di Vittorio Enzo Alfieri, postfazione di Alfredo Marini

Cisalpino-Istituto editoriale universitario, Bologna 1998, 293 p.

Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia

ISBN: 88-323-4570-6

Il Centro per la storia dell’Università di Pavia promuove e coordina lo studio sistematico dell’Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particola­re riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istitu­zioni e alle strutture scientifiche e delle Facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale. Ampie ricerche sono dedicate anche alle caratteristiche demografiche e sociali della popola­zione studentesca e dei docenti.

La fama di Adolfo Levi presso gli studiosi di filosofia è dovuta principalmente a un saggio dal titolo Sceptica, pubblicato nel 1921, in cui l’autore, aderendo a un atteggiamento scetti­co-solipsista in ambito gnoseologico e a un dogmatismo etico di stampo kantiano, attua una sistematica confutazione di alcuni tra i più significativi orientamenti di pensiero, rivelando­ne l’infondatezza teorica. Tuttavia l’aspetto della riflessione di Levi che colpì maggiormen­te gli studiosi contemporanei fu quello gnoseologico, mentre le osservazioni di carattere eti­co passarono ben presto in secondo piano, di fronte alla novità rappresentata dal solipsimo e dalle sue devastanti conseguenze a livello speculativo. Tale visione unilaterale dell’opera di Levi ha finito per consolidarsi nel giudizio della critica, che negli ultimi decenni si è occu­pata poco del filosofo, concentrandosi sul problema conoscitivo e relegando l’aspetto etico a una funzione marginale. Un’interpretazione opposta è sostenuta dalla presente ricerca, da cui emerge che il dogmatismo etico non solo ha costituito l’elemento propulsore e il corona­mento di tutta la riflessione filosofica di Levi, ma ha avuto evidenti riflessi anche sugli stu­di da lui condotti come storico della filosofia. L’analisi del pensiero dell’autore procede in parallelo con la ricostruzione della sua biografia, sulla base di materiale epistolare inedito che testimonia le convinzioni più autentiche del filosofo sul senso della vita, sulla presenza ine­luttabile del male nel mondo e sul significato dell’umano soffrire.
Il messaggio ultimo di Levi ai propri lettori è, in fin dei conti, l’unica certezza a cui egli fu in grado di pervenire: il senso della vita coincide proprio con il vivere per ricercarne il senso.

Laura Pasquino, nata a Vigevano (PV) nel 1965, si è laureata prima in Lettere Classiche e poi in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano, discutendo una tesi su Adolfo Le­vi. Attualmente prosegue il lavoro di catalogazione dell’archivio del filosofo, approfonden­do aspetti inediti del suo pensiero.