74 Francesco Bono, L’«assai e scelta biblioteca dei notai Visconti». Libri e cultura illuministica in una famiglia dell’élite lombarda
Francesco Bono, L’«assai e scelta biblioteca dei notai Visconti». Libri e cultura illuministica in una famiglia dell’élite lombarda
Il Centro per la storia dell’Università di Pavia promuove e coordina lo studio sistematico dell’Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particolare riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istituzioni e alle strutture scientifiche e delle Facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale.
Ampie ricerche sono dedicate anche alle caratteristiche demografiche e sociali della popolazione studentesca e dei docenti.
Il catalogo settecentesco della biblioteca appartenuta ai Visconti, famiglia di notai pavesi, offre un suggestivo punto di partenza per un’indagine che mira a conservare memoria di una notevole collezione libraria e a far luce su alcune delle principali tendenze culturali dell’epoca. La biblioteca, composta da 1.908 titoli, merita attenzione non solo per le sue considerevoli dimensioni, ma anche per la grande varietà. Il libro di Francesco Bono ripercorre i legami tra i Visconti, esponenti di spicco della borghesia pavese settecentesca, e il clima culturale della città e del suo Ateneo, protagonista di una stagione particolarmente feconda innescata dalle riforme di Maria Teresa e di Giuseppe II. Negli scaffali dei Visconti si incontrano testi giuridici, religiosi e letterari da cui traspare nitidamente l’apertura agli ideali dell’Illuminismo, che si respiravano allora nei cortili universitari e negli ambienti intellettuali pavesi. Attraverso i libri che compongono questa imponente collezione – recentemente donata alla Biblioteca Universitaria di Pavia – si disegna un quadro articolato e complesso, capace di valicare i confini della città.
Francesco Bono è assegnista di ricerca in Diritto romano presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Pavia e membro dello staff del progetto ERC Redhis. Le sue ricerche vertono sulla legislazione imperiale in età tardo-antica, con particolare attenzione a Giustiniano. Si occupa anche di storia della storiografia (Guizot, Gibbon).