23 Simona Negruzzo, Theologiam discere et docere. La facoltà teologica di Pavia nel XVI secolo
Simona Negruzzo, Theologiam discere et docere. La facoltà teologica di Pavia nel XVI secolo
Presentazione di Xenio Toscani
Cisalpino-Istituto editoriale universitario, Bologna – Milano 1995, XIV, 433 p.
Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia
ISBN: 88-205-0766-8
Il Centro per la storia dell’Università di Pavia promuove e coordina lo studio sistematico dell’Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particolare riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istituzioni e alle strutture scientifiche e delle Facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale.
Ampie ricerche sono dedicate anche alle caratteristiche demografiche e sociali della popolazione studentesca e dei docenti.
Pur risentendo della lenta, ma inarrestabile discesa dell’organismo universitario e del trasferimento ad altri enti della formazione scolastica superiore delle élites (collegi, accademie, seminari), la Facoltà teologica di Pavia (che secondo i documenti dell’epoca dovremmo concepire come indirizzo di studi all’interno di una più ampia Facultas artium) nel XVI secolo è ancora un polo di riferimento non trascurabile per l’area lombarda, reso vivace dalla presenza di docenti qualificati, attivi sulla scena del dibattito teologico italiano e del Concilio tridentino, detentori di importanti cariche di governo negli Ordini di appartenenza e nella gerarchia ecclesiastica.
Ricostruire i profili biografici dei docenti consente di ridefinire l’immagine, spesso trascurata o offuscata, della Facoltà stessa. Essa presenta una struttura complessa, articolata nelle scuole degli Ordini religiosi e nel Collegio dei teologi: alle prime è affidato il compito della preparazione, mentre il secondo sovraintende all’attribuzione dei titoli accademici. La Facoltà teologica di Pavia si modella così sulle scuole conventuali tanto da poterla considerare come una “confederazione” di queste.
Insegnanti e studenti, regolari nella stragrande maggioranza dei casi, contribuiscono a disegnare il volto di una Facoltà teologica non municipalizzata, collegata alle altre scuole italiane ed europee.
Simona Negruzzo è professore di Storia moderna all’Università di Bologna e professore invitato di Storia della Chiesa alla Facoltà Teologica di Lugano. Specialista dell’Europa moderna, i suoi interessi di ricerca spaziano dalla storia delle istituzioni (specie in relazione alla formazione delle élites : scuole, collegi, università), a quella della diplomazia (Francia, Stato Pontificio, Impero Ottomano) e del cristianesimo (arte e devozioni, missioni, società). Fra le recenti pubblicazioni: L’armonia contesa. Identità ed educazione nell’Alsazia moderna (2005); Europa 1655. Memorie dalla corte di Francia (2015); La «cristiana impresa». L’Europa di fronte all’Impero Ottomano all’alba del XVII secolo (2019); Andare per università (2020). Ha curato: Le università e la Riforma protestante. Studi e ricerche nel quinto centenario delle tesi luterane (2018); I diari di Pietro Zani. Vita e pensieri di un maestro nella Lombardia dell’Ottocento, I-II (2018); Nel solco di Teodora. Pratiche, modelli e rappresentazioni del potere femminile dall’antico al contemporaneo (2019).