2 a cura di Lucio Fregonese, Gioventù felice in terra pavese

Il Centro per la storia dell’Università di Pavia promuove e coordina lo studio sistematico dell’Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particolare riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istituzioni e alle strutture scientifiche e delle Facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale.
Ampie ricerche sono dedicate anche alle caratteristiche demografiche e sociali della popolazione studentesca e dei docenti.

Esule in America dopo le tragedie del nazismo e della guerra, Albert Einstein (1879-1955) ritorna con nostalgia,nelle lettere oggi conservate al Museo per la Storia dell’Università di Pavia, ai felici giorni trascorsi a Pavia e a Casteggio tra il 1894 e il 1896. Immagini gioiose del mondo di allora, “visto con gli occhi incantati della gioventù”, si alternano ad altre più cupe del recente periodo bellico, come l’esecuzione di Mussolini e la distruzione dello storico ponte coperto di Pavia. Oltre ai testi e alle traduzioni delle lettere, si forniscono in queste pagine documenti e immagini che fanno rivivere il breve ma intenso passaggio di Einstein in terra pavese. Si potrà così ammirare la bella casa in cui egli soggiornò a Pavia, vedere il ponte coperto prima e dopo la distruzione e sapere delle alterne vicende delle officine elettrotecniche che la sua famiglia tentò di avviare a Pavia. Altre testimonianze ce lo rivelano compagno di festanti brigate giovanili a Casteggio, ma acceso già dal desiderio di capire il perché dei fenomeni e di trovare il modo di tradurli in formule. Uno schizzo biografico, tracciato dalla sorella Maja Winteler Einstein, presentato qui per la prima volta in traduzione italiana, ci dà informazioni preziose sulle vicende familiari e sulla crescita morale e intellettuale del celebre fratello fino agli anni del soggiorno giovanile in Italia.
Lucio Fregonese, curatore del Museo per la Storia dell’Università di Pavia, è professore associato di Storia e didattica della fisica nella stessa Università. Coltiva gli studi di storia della scienza e della fisica, con un interesse particolare per la figura di Alessandro Volta e per il cruciale periodo di transizione tra Sette e Ottocento.