72 Filologia e filosofia (e critica). Lanfranco Caretti e dintorni, mezzo secolo dopo

Filologia e filosofia (e critica). Lanfranco Caretti e dintorni, mezzo secolo dopo, a cura di Renzo Cremante, Luca Fonnesu, Federica Marinoni.

Cisalpino-Istituto editoriale universitario, Milano 2017, 137 p.

Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia

ISBN:  978-88-205-1099-2

Il Centro per la storia dell’Università di Pavia promuove e coordina lo studio sistematico ell’Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particolare riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istituzioni e alle strutture scientifiche e delle Facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale.

Originati da una duplice ricorrenza anniversaria –  il centenario della nascita e, insieme, il ventennale della morte di Lanfranco Caretti, professore di Letteratura  italiana a Pavia dal  1952 al 1 964 – i saggi raccolti in questo volume illustrano una stagione di riconosciuto splendore della Facoltà di Lettere e Filosofia dell ‘Università di Pavia. Il titolo sotto il quale sono riuniti i vari contributi echeggia la ben nota endiadi della prolusione pavese di Caretti, letta nell’Aula Volta  il  17 novembre 1952 e poi riproposta come insegna della ru brica “Critica e filologia”, che Caretti tenne, per quasi trent’an ni sulle pagine, prima del “Nuovo  Corriere” fiorentino ( 1949- 1956) e poi  dell’ “Approdo  letterario” ( 1958- 1 977). Il  magistero carettiano  è alle origini di  una scuola e di un a tradizione di studi che assegnerà a Pavia, nel corso dei decenni, una sorta di primato nel campo degli studi filologici e critici italiani, con particolare riguardo alla cosiddetta filologia d’autore. L’impegno e la  progettazione del  nuovo  investono  con  non  minore  rilievo,  in  quel giro d’ann i, l ‘ambito  degli  studi  filosofici, che registra,  fra  l ‘altro, l ‘istituzione l ungimirante  di n uove discipline come la Filosofia della scienza e l ‘An tropologia culturale; la stessa rivista “aut aut”, fondata nel 1 95 1 da Enzo Paci, allora professore a Pavia di Filosofia teoretica, sollecita la presenza di maestri e giovani scolari pavesi, non solo filosofi, ma anche letterati. Un orizzonte comune lega i vari interventi, suggerendo che le ricerche filosofiche e quelle filologiche e letterarie, tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, si siano sviluppate a Pavia l ungo percorsi condivisi , le une e le altre caratterizzate da una forte tensione sperimentale, come anche dalla consapevolezza delle responsabilità e delle implicazioni civili e sociali della ricerca scientifica.