29 a cura di Agostino Sottili, Lauree Pavesi nella seconda metà del ‘400, II
Lauree Pavesi nella seconda metà del ‘400, II, (1476-1490), a cura di Agostino Sottili
Presentazione di Annalisa Belloni
Cisalpino-Istituto editoriale universitario, Bologna 1998, XXXVI, 385 p.
Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia
ISBN: 88-323-4568-4
Il Centro per la storia dell’Università di Pavia promuove e coordina lo studio sistematico dell’Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particolare riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istituzioni e alle strutture scientifiche e delle Facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale.
Ampie ricerche sono dedicate anche alle caratteristiche demografiche e sociali della popolazione studentesca e dei docenti.
Ampie ricerche sono dedicate anche alle caratteristiche demografiche e sociali della popolazione studentesca e dei docenti.
Protagonisti del mondo universitario erano e sono i professori che scrivono i libri ed insegnano le dottrine e gli studenti che leggono questi libri e apprendono queste dottrine. Il corpo insegnante dell’Università di Pavia nella seconda metà del Quattrocento è ben conosciuto grazie ai rotoli; la componente studentesca viene ricostruita soprattutto attraverso gli strumenti notarili di laurea.
Questo secondo volume di lauree pavesi conferma il quadro studentesco del primo: tra gli studenti italiani prevalgono i sudditi degli Sforza, tra gli studenti stranieri alcuni sono personalità di estremo valore: un beato, il vescovo di Rodez François d’Estaing e Gabriel von Eyb. il vescovo di Eichstätt dei tempi della Riforma.
Le Facoltà di legge e di arti e medicina continuano ad essere le più frequentate, tuttavia cresce il rilievo del Collegio dei teologi. Pavia resta centro di diffusione dell’Umanesimo verso l’Europa grazie anche a figure quali il teologo Nicolaus Tinctoris ed il medico Hieronymus Münzer che ha vissuto l’età d’oro di Norimberga.
Agostino Sottili insegna Filologia medioevale e umanistica presso l’Università Cattolica di Milano, ha studiato la diffusione delle opere di Petrarca in Germania ed i rapporti tra Umanesimo italiano ed Umanesimo tedesco, con particolare riguardo alle Università di Padova e Pavia.