34 a cura di G. Caretta e A. Pirola, Raffaele Ciferri, scienziato versatile e critico
Raffaele Ciferri scienziato versatile e critico, a cura di Giuseppe Caretta e Augusto Pirola
Cisalpino-Istituto editoriale universitario, Milano 2000, X, 185 p.
Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia
ISBN: 88-323-4591-9
Il Centro per la storia dell’Università di Pavia promuove e coordina lo studio sistematico dell’Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particolare riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istituzioni e alle strutture scientifiche e delle facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale. Ampie ricerche sono dedicate anche alle caratteristiche demografiche e sociali della popolazione studentesca e dei docenti.
Raffaeli Ciferri (1897-1964), laureato in Scienze Agrarie a Bologna nel 1919, dopo un lungo periodo di attività scientifica nell’America centrale, si trasferisce definitivamente a Pavia nel 1942 sulla Cattedra di Botanica, assumendo la direzione dell’Istituto, dell’Orto Botanico, nonché del Laboratorio Crittogamico e dell’Osservatorio Fitopatologico. Particolare cura dedica alla biblioteca, sia fondando e dirigendo numerose riviste, sia costituendo uno dei più importanti nuclei di documentazione bibliografica per le Scienze botaniche e affini.
Ciferri è stato una delle maggiori figure scientifiche italiane di questo secolo, una mente creativa eccezionale che ha profondamente inciso nelle Scienze botaniche e micologiche così da fare storia in vari capitoli di esse. Tanti sono i campi nei quali egli ha spaziato che, per ricordarne la poliedrica figura, si è dovuto ricorrere a vari interventi settoriali affidati a suoi allievi o estimatori. La sua figura e la sua attività scientifica vengono ricordate in questo volume che raccoglie relazioni ufficiali, testimonianze e un profilo biografico presentati, in occasione del centenario della sua nascita, in un convegno scientifico e nella mostra ad esso parallela.
Dall’insieme di questi contributi, che descrivono un periodo particolarmente incisivo della Scuola botanica e micologica pavese da lui fondata, emergono episodi interessanti anche per la storia dell’Università di Pavia, dalla ricostruzione degli ambienti di lavoro alle innovazioni disciplinari dopo il periodo bellico.