48 a cura di V. Cantoni e A. Ferraresi, Ingegneri a Pavia tra formazione e professione
Ingegneri a Pavia tra formazione e professione.
Per una storia della facoltà di Ingegneria nel quarantesimo della rifondazione, a cura di Virginio Cantoni e Alessandra Ferraresi
Cisalpino-Istituto editoriale universitario, Milano 2007, XI, 718 p.
Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia
ISBN: 978-88-323-6078-3
Il Centro per la storia dell’Università di Pavia promuove e coordina lo studio sistematico dell’Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particolare riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istituzioni e alle strutture scientifiche e delle Facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale.
Ampie ricerche sono dedicate anche alle caratteristiche demografiche e sociali della popolazione studentesca e dei docenti.
Ampie ricerche sono dedicate anche alle caratteristiche demografiche e sociali della popolazione studentesca e dei docenti.
Il volume ripercorre la vicenda degli studi di ingegneria iniziati all’Università di Pavia nella seconda metà del ‘700 e sostanzialmente “chiusi” nel 1859 dalla legge Casati. Nel 1967 è stata fondata la Facoltà di Ingegneria dell’Ateneo ticinese, riportando nuovamente l’intero ciclo di studi a Pavia. L’occasione del quarantesimo anniversario è lo spunto per un’ analisi storica della figura dell’ingegnere, che ne traccia l’evoluzione, la problematica attuale e tenta di indicarne le basi per affrontare il futuro.
Il volume si compone di tre parti: La storia istituzionale, che inquadra, con un ampio scenario internazionale di riferimento, la formazione degli ingegneri e degli architetti tra scuole, collegi professionali, accademie, teoria e praticantato, dalla istituzionalizzazione degli studi alla laurea in “Ingegneria e Architettura” in età napoleonica e al loro pieno sviluppo nella prima metà dell’Ottocento; dopo un periodo quasi secolare, nel quale restano attive essenzialmente le matematiche pure, si giunge alla facoltà attuale con tutte le sue discipline e funzionalità; Dalle matematiche del Rinascimento alle ingegnerie del terzo millennio: ricerca, insegnamento, pratica, che focalizza l’attenzione sui “prodotti” di docenti e laureati. Partendo dai risultati applicativi di matematici e fisici, si approda ad un’analisi settoriale dei principali aspetti – specificità, peculiarità, realizzazioni – della professione; Luoghi e strumenti per la didattica e la ricerca, dedicato a una considerazione sia storica sia attuale delle strutture pavesi. Dai gabinetti e laboratori di fine Settecento voluti dell’Illuminismo asburgico per la scienza e la didattica sperimentale si giunge alla concezione, al progetto e alla realizzazione di un campus universitario aggiornato alla tecnica e alla tecnologia d’avanguardia dell’era globale.
Dalla lettura dei diversi saggi emergono stimoli utili per affrontare le novità di un futuro sempre più complesso, con un ritmo di innovazione sostenuto e caratterizzato da accelerazioni improvvise; da un contesto sociale, culturale, politico ed economico che continuerà a modellare e a condizionare il successo dell’innovazione e, infine, dalla presenza della tecnologia nella vita di ogni giorno continua, trasparente e sempre più essenziale.
Il volume si compone di tre parti: La storia istituzionale, che inquadra, con un ampio scenario internazionale di riferimento, la formazione degli ingegneri e degli architetti tra scuole, collegi professionali, accademie, teoria e praticantato, dalla istituzionalizzazione degli studi alla laurea in “Ingegneria e Architettura” in età napoleonica e al loro pieno sviluppo nella prima metà dell’Ottocento; dopo un periodo quasi secolare, nel quale restano attive essenzialmente le matematiche pure, si giunge alla facoltà attuale con tutte le sue discipline e funzionalità; Dalle matematiche del Rinascimento alle ingegnerie del terzo millennio: ricerca, insegnamento, pratica, che focalizza l’attenzione sui “prodotti” di docenti e laureati. Partendo dai risultati applicativi di matematici e fisici, si approda ad un’analisi settoriale dei principali aspetti – specificità, peculiarità, realizzazioni – della professione; Luoghi e strumenti per la didattica e la ricerca, dedicato a una considerazione sia storica sia attuale delle strutture pavesi. Dai gabinetti e laboratori di fine Settecento voluti dell’Illuminismo asburgico per la scienza e la didattica sperimentale si giunge alla concezione, al progetto e alla realizzazione di un campus universitario aggiornato alla tecnica e alla tecnologia d’avanguardia dell’era globale.
Dalla lettura dei diversi saggi emergono stimoli utili per affrontare le novità di un futuro sempre più complesso, con un ritmo di innovazione sostenuto e caratterizzato da accelerazioni improvvise; da un contesto sociale, culturale, politico ed economico che continuerà a modellare e a condizionare il successo dell’innovazione e, infine, dalla presenza della tecnologia nella vita di ogni giorno continua, trasparente e sempre più essenziale.