52 a cura di Simona Iaria – Agostino Sottili, Lauree Pavesi nella seconda metà del ‘400, III

Lauree Pavesi nella seconda metà del ‘400, III, (1491-1499), a  cura di Simona Iaria – Agostino Sottili

Con un appendice delle lauree (1425-1482)
Presentazione di Annalisa Belloni
Cisalpino-Istituto editoriale universitario, Bologna 2008, XLIII, 539 p.
Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia
ISBN: 88-323-6201-5
Il Centro per la storia dell’Università di Pavia promuove e coordina lo studio sistematico dell’Ateneo pavese dalle sue origini ai giorni nostri. Questo lavoro viene svolto con particola­re riferimento ai contributi che lo Studio pavese ha dato al progresso della cultura, alle istitu­zioni e alle strutture scientifiche e delle Facoltà nel loro sviluppo nonché alle figure rappresentative dei docenti e alle relazioni tra le vicende universitarie e la vita politica e sociale.
Ampie ricerche sono dedicate anche alle caratteristiche demografiche e sociali della popola­zione studentesca e dei docenti.

Il terzo volume delle lauree pavesi, giungendo fino al 1499, completa il quadro degli stu­denti e dei docenti dell’Università di Pavia del secondo Quattrocento, delineato nei primi due volumi ad esso dedicati (nn. 25 e 29). L’indagine, avviata da Agostino Sottili e portata scrupolosamente a compimento da Simona Iaria, arricchisce le conoscenze già disponibili relative al primo e secondo Quattrocento, grazie anche alla pubblicazione di un insieme di lauree contenute in un fascicolo emerso di recente. Pavia si conferma luogo di studio non solo per i sudditi del ducato di Milano, ma anche per borgognoni, tedeschi e, benché più di rado, spagnoli. Loro obiettivo era conseguire la licen­za e il dottorato in arti e medicina o in entrambi i diritti. Tra gli studenti la cui frequenza pavese riemerge dalle carte qui pubblicate, oltre a canonici e religiosi d’Oltralpe, non man­cano personalità di rilievo quali Willibald Pirckheimer, Bernhard Adelmann e Gabriel von Eyb, che contribuirono alla diffusione transalpina dell’Umanesimo e parteciparono al dibat­tito religioso del primo Cinquecento.

Agostino Sottili (1939-2004), già professore ordinario nelle Università di Colonia, Torino e Cattolica di Milano, ha dedicato le sue ricerche alla diffusione delle opere di Petrarca, all’Umanesimo tedesco e alla storia dell’Università con particolare riguardo a Pavia.

Simona Iaria, laureata con A. Sottili in Filologia medievale e umanistica (2000) e dottore di ricerca in Civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento, si occupa della diffusione dell’Umanesimo nel periodo dei Concili e nelle Università, con ricerche su Enea Silvio Piccolomini, su Ambrogio Traversari e sugli studenti pavesi.